La Psicologia Forense è una branca della psicologia che affianca la pratica forense e che studia il profilo psicologico delle persone coinvolte in procedimenti giudiziari, al fine di fornire un parere tecnico agli operatori della giustizia, giudici e legali, per aiutarli nello svolgimento del loro ruolo, sia civile che penale.
COSA FA LO PSICOLOGO FORENSE?
Lo psicologo, adeguatamente formato per la pratica forense, può essere nominato ad eseguire:
- una consulenza tecnica, nel settore civile: valutazione della capacità genitoriale per l’affidamento dei figli minori in caso di separazione e/o divorzio, valutazione del danno psichico e del danno da pregiudizio esistenziale, ecc…
- una perizia, nel settore penale: valutazione della capacità di intendere e di volere, valutazione della pericolosità sociale, valutazione per l’incompatibilità carceraria, valutazione per la pena alternativa, ecc….
DA CHI VIENE INCARICATO?
Lo psicologo forense può essere nominato da un Giudice o da un Pubblico Ministero, in qualità di Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) o Perito, a seconda che si tratti di cause civili o penali, per rispondere ad una serie di quesiti psicologico-giuridici richiesti dall’autorità giudiziaria.
Può anche essere nominato dalle Parti in causa, ovvero dal privato cittadino, in qualità di Consulente Tecnico di Parte (CTP), per visionare l’operato del consulente d’ufficio nominato dal Giudice e stilare le “Note critiche di Parte” o per esporre il proprio parere professionale al Giudice attraverso una “Consulenza Tecnica di Parte” su richiesta dell’avvocato difensore della parte.
La dott.ssa Mariassunta Pugliese esegue:
- Consulenze Tecniche d’Ufficio per il Tribunale Ecclesiastico Regionale Pugliese, nelle cause di annullamento matrimoniale;
- Consulenze Tecniche di Parte in ambito civile e penale, su nomina di un legale.