In fatto di sessualità esistono purtroppo tantissime convinzioni errate, a causa di un’educazione sessuale carente o assente. La curiosità, insieme alla spinta a voler sapere se la propria sessualità funziona bene e se si è “normali”, porta giovani e adulti a ricercare informazioni sul web, con il rischio di trovare risposte poco scientifiche e spesso contraddittorie tra loro. Il danno è che informazioni infondate e falsi miti possono generare ansie legate alla sessualità, con la conseguente percezione di avere qualcosa che non va dal punto di vista fisico o psicologico, fino a strutturare delle vere e proprie disfunzioni o fobie sessuali.
Uno dei miti da sfatare è quello dell’orgasmo femminile. Tutt’oggi si crede che l’orgasmo vaginale, raggiunto tramite le spinte coitali durante la penetrazione, sia l’orgasmo di serie A, completo e maturo, e che l’orgasmo clitorideo, raggiunto dalla stimolazione del clitoride, sia l’orgasmo di serie B, incompleto e immaturo. Tale dicotomia risale a Freud, il padre della psicoanalisi, secondo cui l’orgasmo vaginale sarebbe l’unico veramente maturo in una donna adulta, a differenza di quello clitorideo, considerato immaturo e nevrotico. Questa teoria, insieme a preconcetti culturalmente indotti, ha portato ad una diffusa preferenza per l’orgasmo vaginale: le donne aspirano a raggiungere l’orgasmo vaginale e gli uomini si sentono più virili nel portare la donna all’orgasmo attraverso il proprio pene. Può forse derivare da ciò la tendenza a fingere l’orgasmo da parte delle donne, in modo da essere considerate delle buone partner sessuali?
Dal punto di vista scientifico la dicotomia tra orgasmo vaginale e clitorideo non ha senso: esiste un solo tipo di orgasmo femminile e questo avviene grazie alla stimolazione del clitoride che, avendo innervazioni dentro e intorno alla vagina, produce contrazioni vaginali. Dunque nell’orgasmo sono coinvolte entrambe le strutture anatomiche, la vagina e il clitoride, dove quest’ultimo rappresenta il punto di partenza dello stimolo. La sola stimolazione vaginale nel corso del rapporto sessuale, per quanto piacevole, non produce solitamente una reazione orgasmica, se non per il massaggio del clitoride sul pube maschile.
E’ doveroso sottolineare che sull’orgasmo femminile, oltre alle sensazioni fisiche derivanti da tutto il corpo, incidono anche (e soprattutto) i fattori psicologici, affettivi e situazionali, che rendono l’orgasmo ogni volta diverso. Più o meno intenso. Più o meno piacevole.
Riferimenti bibliografici:
DÈTTORE, D. (2001). Psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale. Milano: McGraw-Hill.
FREUD, S. (1905). Drei Abhandlungen zur Sexualtheorie. Trad. it.: Tre saggi sulla sessualità. In “Opere di Sigmund Freud”. Vol.3. Torino: Boringhieri, 1966.
MASTERS, W.H., & JOHNSON, V.E. (1966). Human sexual response. Boston: Little, Brown and Comp. Trad. it.: L’atto sessuale nell’uomo e nella donna. Milano: Feltrinelli, 1967